Valorizzazione, ristrutturazione e restauro
La Cappella di San Nicola: la storia e la rinascita
La Cappella di San Nicola si trova in agro del Comune di Colle d’Anchise (CB), a circa 3 km dal centro abitato, su una lieve altura nei pressi dell’area storicamente nota come “Coll’Alto”. Si tratta di un piccolo edificio rurale in muratura di pietra, legato alla tradizione della transumanza e alla devozione per San Nicola, figura particolarmente cara alle comunità pastorali del Molise e dell’Italia centro–meridionale. Le origini della cappella non sono documentate con precisione, ma la tipologia architettonica, la posizione lungo antichi percorsi di migrazione delle greggi e la tradizione orale locale suggeriscono una costruzione avvenuta oltre due secoli fa. La festa liturgica un tempo era strettamente legata al passaggio dei pastori e delle greggi: la benedizione del bestiame, la celebrazione della Parola e un pranzo comunitario rappresentavano momenti di forte coesione sociale. L’unica data certa a cui si fa riferimento è il 1903, anno indicato come probabile data di riconsacrazione della cappella.
Negli ultimi decenni, tuttavia, l’edificio aveva mostrato chiari segni di degrado: copertura ammalorata, infiltrazioni d’acqua, problemi di umidità di risalita, materiali di finitura incoerenti con la natura storica del luogo e un’area esterna bisognosa di riordino.
Per questi motivi è stato avviato un intervento di restauro e valorizzazione, recentemente concluso, volto a restituire alla Cappella di San Nicola il suo ruolo di luogo di culto, memoria e comunità.
Obiettivi dell’intervento
Il progetto di restauro ha perseguito alcuni obiettivi principali:
mettere in sicurezza l’edificio e garantirne la durabilità nel tempo;
eliminare o ridurre le principali cause di degrado (infiltrazioni, umidità, cedimenti locali);
restituire alla cappella un aspetto sobrio e coerente con la sua storia;
valorizzare il contesto esterno, rendendolo nuovamente fruibile per momenti di preghiera, incontro e sosta.
L’intervento ha interessato in modo coordinato la copertura, le murature, le pavimentazioni interne, il sistema di smaltimento delle acque e gli spazi esterni intorno all’edificio.
Il restauro della copertura
Uno dei punti più critici era rappresentato dalla copertura: le capriate e gli elementi lignei erano in parte degradati, con infiltrazioni di acqua piovana che avevano compromesso la funzionalità del tetto e contribuito all’umidità interna.
Le principali operazioni eseguite sono state:
Rimozione della copertura esistente
È stato smontato l’intero pacchetto di copertura: tegole in laterizio, tavolato e orditura in legno. I coppi in buono stato sono stati accuratamente selezionati per essere reimpiegati, in modo da preservare l’immagine originaria del tetto.Nuova struttura lignea
Sono state installate nuove capriate in legno, dimensionate secondo le normative vigenti, insieme all’orditura secondaria (arcarecci e travicelli) e a un nuovo tavolato ligneo continuo. I nuovi elementi sono stati trattati per garantire resistenza e durabilità nel tempo.Impermeabilizzazione e manto di copertura
Sopra il tavolato è stato posato un idoneo sistema di impermeabilizzazione traspirante, per proteggere le strutture lignee e prevenire future infiltrazioni. A completamento, sono stati riposizionati i coppi recuperati, integrati con elementi nuovi dello stesso tipo e aspetto, così da mantenere l’immagine tradizionale della cappella.
Questo intervento ha consentito di ristabilire la piena efficienza della copertura e di proteggere l’interno dell’edificio dagli agenti atmosferici.
Fondazioni, drenaggi e percorsi esterni
Per ridurre i fenomeni di umidità e migliorare la stabilità del terreno circostante, si è intervenuti anche sulle fondazioni e sulle aree perimetrali esterne.
Scavi perimetrali e cordolo in calcestruzzo armato
Lungo il perimetro della cappella sono stati eseguiti scavi a sezione trapezoidale, fino a una profondità di circa 80–90 cm. Sul fondo è stato realizzato un letto di ghiaia e un getto di magrone, sul quale è stato costruito un cordolo in calcestruzzo armato collegato alla muratura esistente mediante appositi connettori. Questo elemento contribuisce a migliorare il comportamento statico del fabbricato e a ripartire in modo più uniforme i carichi.Nuova pavimentazione perimetrale
Al di sopra del riempimento e del massetto in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata è stata realizzata una nuova pavimentazione in basole di pietra calcarea bianca, che costituisce un percorso pedonale perimetrale ordinato, facilmente percorribile e funzionale allo smaltimento delle acque meteoriche lontano dalle murature.
Murature e intonaci: il risanamento dell’involucro
Le murature in pietra, intonacate sia all’esterno che all’interno, presentavano lesioni, vuoti interni e intonaci ammalorati, soprattutto nella parte bassa per effetto dell’umidità di risalita.
Sono stati eseguiti i seguenti interventi:
Consolidamento delle murature
Dall’esterno sono state effettuate iniezioni di malta (scelta in modo compatibile con la muratura originaria), con l’obiettivo di riempire i vuoti, migliorare la coesione tra i conci e ripristinare, per quanto possibile, la capacità portante delle pareti.Rifacimento degli intonaci esterni
I fori di iniezione sono stati risarciti e le superfici esterne sono state intonacate nuovamente con intonaco civile, quindi tinteggiate con prodotti traspiranti adatti a edifici storici, nel rispetto dei caratteri originari.Risanamento interno dall’umidità di risalita
All’interno, nella parte bassa delle pareti, l’intonaco deteriorato è stato rimosso per circa 70 cm dal pavimento. Al suo posto è stato applicato un intonaco deumidificante, specificamente studiato per favorire l’evaporazione dell’umidità residua. Il tutto è stato poi rifinito con tonachino e tinteggiatura.
Per garantire uniformità visiva, la tinteggiatura è stata estesa a tutte le superfici interne dell’aula.
La nuova pavimentazione interna
La vecchia pavimentazione in piastrelle in granigliato cementizio degli anni 60, non coerente con il carattere storico della cappella e deformata in più punti, è stata integralmente sostituita.
Le lavorazioni svolte sono state:
Rimozione delle finiture esistenti
Sono stati rimossi pavimento e massetto sottostante, con smaltimento dei materiali a norma di legge.Realizzazione del nuovo pacchetto di pavimentazione
È stato gettato un nuovo massetto cementizio, sopra il quale è stata posata una pavimentazione in pietra calcarea locale, con finitura liscia e bocciardata, resistente all’usura e agli urti. Completano l’intervento la stuccatura dei giunti, ottenendo così una superficie continua, sobria e adatta alla destinazione d’uso liturgica.
Spazi esterni, arredi e accoglienza
La cappella è circondata da un piccolo pianoro erboso di circa 1.100 m², un tempo dotato di panche, tavoli e un fontanino, tutti però in cattivo stato di conservazione. L’intervento ha voluto restituire anche a questo spazio la sua funzione di luogo di sosta e convivialità.
Nuove panche e tavoli
Le vecchie strutture in legno sono state sostituite con nuovi arredi costituiti da piedi in acciaio a “U”, adatti per l’esterno, e piani in legno massello (circa 1,90 m x 0,65 m). Le nuove sedute favoriscono momenti di incontro e socialità in occasione di feste, celebrazioni o visite.Sostituzione del fontanino
Il fontanino in muratura è stato rimosso e sostituito con un fontanino in ghisa, più resistente nel tempo e meglio integrato nel contesto storico–paesaggistico.Nuove staccionate
Le staccionate in legno esistenti, ormai deteriorate, sono state sostituite con nuove staccionate lignee, in legno trattato per esterni, lungo il lato destro e posteriore della cappella, per garantire sicurezza e ordine dello spazio.Ripristino del piazzaletto d’ingresso
Il piazzale antistante l’ingresso principale (circa 10,50 m x 3,00 m) è stato completamente rifatto: la precedente superficie in calcestruzzo è stata rimossa e sostituita con una pavimentazione in pietra calcarea, analoga a quella dei camminamenti perimetrali. Questo conferisce un aspetto unitario e curato all’area di accesso.
Un luogo restituito alla comunità
Grazie a questi interventi, la Cappella di San Nicola è stata messa in sicurezza, risanata e valorizzata, preservando la sua identità storica e devozionale.
L’edificio è oggi nuovamente fruibile come:
luogo di preghiera e di celebrazione;
tappa significativa lungo i percorsi naturalistici e rurali del territorio;
spazio di memoria, legato alle antiche vie della transumanza e alla vita delle comunità locali.
Il restauro non si limita quindi a un’opera tecnica, ma rappresenta un investimento culturale e spirituale: la Cappella di San Nicola torna ad essere un punto di riferimento per i cittadini di Colle d’Anchise, per i visitatori e per tutti coloro che cercano, in questo piccolo edificio di campagna, un luogo di bellezza, silenzio e condivisione.




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QUESTO SITO è STATO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI: PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA PNRR - M1C3 TURISMO E CULTURA - MISURA 2 "RIGENERAZIONE DI PICCOLI SITI CULTURALI, PATRIMONIO CULTURALE, RELIGIOSO E RURALE", INVESTIMENTO 2.2: "PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA E DEL PAESAGGIO RURALE" - DOMANDA ID 5937, PROT. C.D.P. N. 2112883/22 DEL 14/06/2022, PROPONENTE: PARROCCHIA SANTA MARIA DEGLI ANGELI - DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO: “RIGENERAZIONE DI PICCOLI SITI CULTURALI, PATRIMONIO CULTURALE, RELIGIOSO E RURALE - CUP: D84H22002160006, ANTICA CAPPELLA SI SAN NICOLA.





